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L’olio di frittura esausto non è assolutamente un residuo “naturale” che l’ambiente può smaltire senza creare alcun danno.
Spesso finisce al contrario con l’inquinare le falde acquifere rendendole non potabili.
Non è remota la possibilità che un sottile strato si depositi sul terreno impedendo o rallentando l’approvvigionamento d’acqua di piante e vegetali.
A questo, si aggiunge inoltre, l’impatto negativo che l’olio di frittura esausto può avere sull’ecosistema marino.
Una volta raggiunti, tramite le reti fognarie e l’infiltrazione nelle falde acquifere gli specchi d’acqua dolce e i mari, il liquido oleoso forma una patina in superficie che riduce il passaggio dei raggi solari alterando i normali equilibri naturali.